LET'S TALK!
- L'Aculeo
- 4 mar 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Qualche giorno fa con gli auricolari nelle orecchie negli infiniti mondi della riproduzione casuale di Spotify mi capita una canzone dei Coldplay che amavo molto e che non ascoltavo probabilmente da anni. Nei giorni successivi ho continuato a riascoltarla diverse volte finché ho capito come mai mi fossi tanto "fissata" con questo brano: erano le sue parole a colpirmi tanto.
"Non hai idea di dove stia andando e hai voglia di parlare..."
Nello specifico il verbo parlare si ripete almeno una decina di volte.
Parlare... È probabilmente la caratteristica più attinente alla specie umana!
La parola è ciò che ci verrebbe immediatamente in mente se ci chiedessero di distinguere un uomo da un animale, eppure sembra che di questi tempi non parliamo più poi così tanto. Secondo un recente studio giovani e giovanissimi si sentono sempre più soli, più isolati e incapaci di comunicare e, seppur pienamente immersi nei networks che dovrebbero essere e renderci social, alla fine della giornata una buona fetta di popolazione non ha parlato con nessuno. Una cosa del genere anni fa sarebbe parsa probabilmente una bizzaria, oggi è parafisiologica.
Così mentre Chris Martin continuava a cantarmi nel padiglione auricolare "I'm so scared about the future and i wanna talk to you" ho pensato che ci sono giorni in cui anche io sento una gran voglia di parlare e un forte senso di alienazione.
Sì perché la gran parte delle mie giornate si spende in solitudine sui libri e a fine giornata mi rilasso allenandomi o meditando o guardando un film quindi sono più le ore nelle quali non parlo con nessuno rispetto a quelle nelle quali faccio uso della comunicazione verbale cosa che, ripeto, diversi anni fa sarebbe sembrata assurda anche a me, una chiaccherona di prim'ordine che avrebbe potuto passare anche due ore di fila al telefono, facciamo pure tre.

Certo la vita cambia e ci cambia, lasciamo il guscio vuoto delle persone che eravamo per indossare i panni di chi siamo adesso eppure sento che non c'è nulla di normale in ciò in cui ci stiamo trasformando, nulla di normale in adolescenti completamente assorbiti dal proprio cellulare al quale fanno da appendice, nulla di normale nel sentirsi così isolati dal mondo.
Talvolta sento il bisogno di uscire di casa e fermarmi in un bar, una gelateria, un negozio solo per porre fine al silenzio di quella giornata e parlare con qualcuno!
In quanto esseri umani siamo cablati, progettati per creare connessioni, legami e perderci nei discorsi più di quanto lo saremo mai per fare qualsiasi altra cosa, allora perché abbiamo smesso di farlo? Perché ci siamo sempre più ripiegati su noi stessi, tralasciando ciò che la società ci ha detto essere inutile, superficiale, perditempo, ritrovandoci sempre più persi nel nostro silenzio?
Forse abbiamo paura di aprirci agli altri, di confessari i nostri dolori, il nostro buio, forse non sappiamo più come fare, alcuni di noi probabilmente non hanno mai imparato a farlo ma ci ricordiamo ancora quanto bello fosse chiacchierare, ridere di una frase, piangere per un'altra, sentirsi parte di un cerchio magico chiamato conversazione?!
So, let's talk, let's talk!
Simona
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