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Il potere delle donne

  • Immagine del redattore: L'Aculeo
    L'Aculeo
  • 4 apr 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

In questo saggio intitolato “Amanti e regine”, Benedetta Craveri ci regala un breve insight su personaggi femminili francesi, le quali ognuna a modo proprio, hanno contribuito alla storia.

A partire da Caterina de Medici e concludendo con la regina martire Maria Antonietta, veniamo catapultati nei palazzi caratterizzati da scintillanti lampadari di cristallo, grandi specchi e infinite quantità di cipria, dove anche un lembo di tessuto fuori posto cela un segreto. Con un tono ironico veniamo a conoscenza di alcuni dettagli (se siete pudici sorry but not sorry) delle vite condotte da queste donne di potere. Ho riso un sacco (ovviamente in maniera sarcastica) per la seguente frase in cui emerge tutto il giudizio e al contempo il poco valore che si attribuiva a una giovane donna:






“La nuova moglie venuta dall’Italia, che Enrico IV portò all’altare a Lione il 17 Dicembre 1600, aveva ventisette anni: era quindi una sposa decisamente attempata.” - Una nuova regina fiorentina.










Da un punto di vista storico ci sono molti approfondimenti interessanti che mi hanno sì fatta sentire molto ignorante in materia, ma al tempo stesso curiosa di saperne di più ad esempio l’episodio della strage di San Bartolomeo durante la quale migliaia di ugonotti vennero massacrati per le strade di Parigi e i loro cadaveri gettati nella Senna. - La Reine Margot.






Questo scritto mette in luce non solo gli aspetti più frivoli e colorati di un tempo passato, ma anche i soprusi, le umiliazioni e le sofferenze che molte di loro sono state costrette a subire in silenzio. E’ degradante e umiliante leggere di una donna punita da suo marito per aver perso una gravidanza:


“..le tre amiche si presero sottobraccio e attraversarono di corsa la grande sala del trono immersa nella penombra; la regina cadde e perse il bambino. La reazione di Luigi rivelò in maniera inequivocabile la sua spietatezza: la punì licenziando le sue dame di compagnia e da allora concepì nei suoi confronti un rancore incancellabile.” - Anna D’Austria.




La totale mancanza di libertà di pensiero, di religione, di espressione e amore è ciò che accomuna tutte loro, per la rubrica i soldi non fanno la felicità. Soltanto Madame de Maintenon, istituendo il collegio Saint-Cyr, compiva un gesto che avrebbe portato nei secoli successivi all’emancipazione femminile, poiché gettava le fondamenta dell’istruzione moderna e trasmetteva alle generazioni a venire una promessa di libertà. - Madame de Maintenon, l’istitutrice di Francia.





Alla fine della fiera cosa rimane sotto una corona o dei bei vestiti? Persone. Persone che ci affascinano perché simbolo dei loro tempi, persone irraggiungibili da cui trarre ispirazione o insegnamento, o semplicemente persone come noi con tanti problemi ma con vestiti stupendi. Piccole donne, che hanno sognato come noi.




“La sua determinazione non nasceva tanto dall’ambizione quanto dall’incapacità di misurare la distanza tra il desiderio e la realtà, tra la vita e il sogno. Aveva letto troppi romanzi per non convincersi che l’esistenza dovesse obbedire a leggi analoghe a quelle dell’immaginazione.” - Maria Mancini, la vita come romanzo.






Concludo questa breve recensione, consigliando la lettura del saggio a tutti coloro che almeno per un momento della loro vita hanno sognato di essere qualcun altro e vivere in un’altra epoca.

Sognare è bello, ma conoscere il nostro passato dovrebbe aiutarci a tornare coi piedi nel presente per non commettere gli stessi errori ancora una volta.


Silvana



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